FOTO - Viaggio ad Amsterdam
2/6 Giugno 2005(scritto da Totti , fotografato da Totti e Taty)
Cosa succede quando c'è la possibiltà di fare un ponte a lavoro e attaccandoci due miseri giorni di ferie se ne fanno cinque ? Se poi ci si aggiunge la mittttica RyanAir, che con soli 70 peuri (in due) ti fa volare, andata e ritorno, verso le città europee ?? Ovvio, si va ad Amsterdam !!
Era una fredda serata di febbraio, quando io (Totti) e Taty, parlando di RyanAir, decidiamo di farci un bel viaggetto nel paese dei tulipani, sfruttando il ponte del 2 giugno. Detto e fatto: la mattina del 2 giugno, zaino in spalla, partiamo da Orio al Serio con destinazione Eindhoven. I voli della RyanAir hanno questa caratteristica: chi prima arriva meglio alloggia (tipo il film "Pappa e Ciccia") ! Io e Taty entriamo per ultimi e ci dobbiamo accontentare di due posti centrali scomodissimi.....; per lo più il tipo accanto a me puzzava.......Atterriamo ad Eindhoven e subito notiamo la diversità di clima con l'Italia..... Raffiche di vento paura e cielo coperto, molto minaccioso. Dall'aeroporto prendiamo il pullman (neanche a dirlo che c'erano solo italiani.....) che ci porta alla Centraal Station di AMSTERDAM. Io, dall'alto della mia esperienza (quarta volta per me nella Terra Promessa....), mi muovo in scioltezza mentre Taty, già stata ma solo per un giorno, si diletta col suo ottimo inglese.
Arriva la parte più dura della mini-vacanza: cercare l'hotel a piedi con gli zaini in spalla.... Una volta trovato il nostro "Budget Hotel Euphemia" ("budget" il cazzo visto che ci costa 77 euri a notte....) e sistemato le nostre cose, cominciamo la vacanza vera e propria!! Partiamo in quarta e subito ci dirigiamo verso il centro di Amsterdam, sui canali, in piazza Dam, nei coffeeshop....... stando sempre attenti a non farci investire dalle biciclette.....
I primi giorni sono di relax e cazzeggio assoluto per le vie del centro. Il tempo non è dei migliori e idee, quali andare sulla costa o ad Utrecht, "purtroppo" saltano. In compenso visitiamo il Van Gogh Museum (stupendo), il Vondelpark, il mercato dei fiori sui canali.La sera è d'obbligo la visita al Red Light District dove si concentra la maggior parte della vita notturna della città. Incredibile come alle 10 di sera ci sia ancora luce !! Entriamo in un coffeshop e......incredibile !!! Guardate in questa foto chi abbiamo visto !! Chi l'avrebbe detto !! Ma no, dai..... E' solo una sua foto aperta su un Internet-point (guarda la vera foto).... Scusa Sury, ma la tentazione era forte !! Lo sai che ti vogliamo bene !
Le giornate passano tra lunghe camminate e pranzi volanti in fast-food o simili; la temperatura si abbassa sempre di più e ci costringe a girare con giacca e sciarpa (Taty) e a rinchiuderci nei coffeeshop. Incontriamo parecchia gente, italiani e non, che puntualmente ci asciugano con i loro discorsi..... Entriamo al leggendario Bulldog e un signore, mezzo cubano o qualcosa del genere (sinceramente non si è molto capito...), irrompendo nei nostri tranquilli discorsi ci fa una specie di terzo grado, chiedendoci da dove veniamo, che lavoro facciamo ecc..... Io gli dico che lavoro nel campo dell'informatica e lui comincia a farmi domande sull' Olivetti. "E' fallita? Chi l'ha presa in mano?". Io super-scoglionato.... la Taty intanto se la ride di gusto.....
L'ultimo giorno è dedicato all'acquisto dei souvenir: magliette, portachiavi, cartoline, cd, ecc..... L'aereo del ritorno parte da Charleroi, vicino a Bruxelles, e ci tocca prendere il treno per la capitale belga. A malincuore lasciamo Amsterdam, con la convinzione di tornarci un'altra volta...... Arriviamo a Rotterdam e il treno si guasta !! Perdiamo più di un'ora di tempo e si materializza la paura di perdere il volo..... Giunti a Bruxelles cerchiamo la coincidenza per Charleroi ma, a causa del precendente ritardo, perdiamo anche questa. Dopo un po' di attesa riusciamo finalmente a prendere il treno: se anche questo fa ritardo siamo fottuti !! La sorte è dalla nostra parte e ci fa arrivare alla stazione di Charleroi in orario per prendere la navetta che ci porta in aeroporto. L'aereo parte un po' in ritardo ma ci riporta sani e salvi in Italia, nonostante un atterraggio da "cowboy"..... Con noi la voglia di un buon caffè e di un bel piatto di pasta ma soprattutto col ricordo di questi cinque brevi ma intensi giorni nella città più pazza d'Europa !
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